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Rock Satanico

Negli ultimi anni i mezzi di comunicazione hanno dato spesso notizia dei rapporti tra satanismo, esoterismo e musica moderna. Si è parlato di dischi che spingono alla violenza, al suicidio, alla droga, all’adorazione del diavolo. Ma qual è la reale dimensione di questo fenomeno? Esiste davvero il “rock satanico”, o si tratta di una leggenda? La questione dev’essere affrontata con grande equilibrio. Di fronte al tema del “rock satanico” esistono diversi atteggiamenti, che si possono riassumere in due schieramenti opposti: gli “scettici” e i “catastrofisti”. I “catastrofisti” sono quelli che vedono il diavolo dappertutto. Considerano il rock intrinsecamente satanico e vorrebbero cancellare ogni forma di musica moderna. Gli “scettici”, invece, amano così tanto i loro idoli musicali da rifiutare di metterli in discussione. Non accettano critiche e tendono a giustificare ogni eccesso del rock con la scusa della “libertà d’espressione”. Entrambi gli schieramenti, pur trovandosi su fronti opposti, hanno qualcosa in comune: la mancanza di approfondimento e di obiettività. Per questa ragione, sono caduti spesso in bugiarde esagerazioni o in faziosi riduzionismi.

Al contrario, il fenomeno del rock satanico non dev’essere né gonfiato, né sottovalutato. Dev’essere semplicemente analizzato alla luce dei fatti, evitando di scadere in valutazioni superficiali ed estremiste.

Il primo segnale

Il primo, timido riferimento al mondo del satanismo compare sulla copertina di uno dei dischi più famosi della storia del rock: “Sergeant Pepper’s Lonely Hearts Club Band” dei Beatles (1967). Sulla copertina dell’album compaiono tanti personaggi noti: Karl Marx, Stanlio e Ollio, Marlon Brando, Bob Dylan ed altri.

Esiste il Rock Satanico - Misteri della Storia
Esiste il Rock Satanico – Misteri della Storia

Il batterista Ringo Starr, all’epoca, dichiarò: “Abbiamo pensato di raggruppare i volti delle persone che amiamo ed ammiriamo”. (1) E tra questi, in alto a sinistra, spicca l’immagine di un uomo calvo. E’ l’occultista inglese Aleister Crowley (1875 – 1947), padre del satanismo moderno ed ispiratore della maggior parte dei gruppi esoterici contemporanei. Il motto di Crowley era “Fai ciò che vuoi”. Un invito a godersi la vita senza limiti o regole morali, nella continua ricerca della soddisfazione personale e del piacere egoistico. L’uomo, secondo, l’occultista inglese, ha il diritto di mettersi al posto di Dio e di scegliere le leggi della sua vita. Negli ambienti rock degli anni sessanta, in cui fioriva l’interesse per l’esoterismo, Aleister Crowley era considerato un personaggio “di moda”. Era apprezzato per la sua natura trasgressiva e per l’invito a rifiutare ogni regola imposta dall’alto. Per questa ragione, probabilmente, i Beatles lo inserirono sulla copertina del loro disco più famoso.

Un tocco esoterico

Negli anni settanta, il rock comincia ad assumere toni più accesi. Nasce l’hard rock (rock duro), caratterizzato da suoni metallici, chitarre elettriche distorte e voci potenti. Tra i pionieri del genere ci sono gli inglesi Led Zeppelin, gruppo fondamentale nella storia dei rapporti tra musica e satanismo.

Leader dei Led Zeppelin é il chitarrista Jimmy Page, accanito sostenitore delle dottrine di Aleister Crowley. Il suo interesse nei confronti dell’occultista inglese é tale da spingerlo a collezionare tutti i suoi oggetti personali: libri, manoscritti, cappelli, canne da passeggio, quadri e perfino le tuniche utilizzate durante i rituali. Page vive, addirittura, nella casa in cui Crowley abitava. Un antico cottage nei pressi del Loch Ness.

I Led Zeppelin sono il primo gruppo rock a fare uso di simboli satanici sulla copertina di un disco. Nell’album “IV” del complesso troviamo, infatti, un carattere magico che viene comunemente utilizzato per fare i patti con il diavolo. (2)

Esiste il Rock Satanico - Misteri della Storia
Esiste il Rock Satanico – Misteri della Storia

Un altro richiamo al satanismo é contenuto nell’album “III” del Led Zeppelin. Vicino all’etichetta del disco, Jimmy Page fece incidere il motto di Aleister Crowley: “Fai ciò che vuoi”. Ad un giornalista che gli chiedeva spiegazioni su quella frase, la rock-star rispose in modo evasivo: “L’idea é stata mia. La storia che c’é dietro é troppo lunga da raccontare. Ma l’intenzione era quella di dare un piccolo tocco esoterico. Speravo che nessuno la vedesse”. (3)

Il satanismo esplicito

Negli anni ottanta e novanta la corrente dell’hard rock si farà sempre più dura, dando vita al filone dell’heavy metal (metallo pesante). Ed é proprio in questo genere musicale che il satanismo diventa esplicito, con una forte tendenza all’uso di tematiche esoteriche nei testi delle canzoni e nelle immagini delle copertine. Tra i gruppi più rappresentativi ci sono i danesi Mercyful Fate. Una loro canzone, “Don’t break the oath”, riproduce la formula di un vero e proprio giuramento al diavolo: “Io bacerò il caprone e giuro di dedicarmi mente, corpo ed anima, senza riserve, per promuovere i piani del nostro signore Satana”.

Esiste il Rock Satanico - Misteri della Storia
Esiste il Rock Satanico – Misteri della Storia

Dello stesso genere sono i Deicide, il cui leader, Glen Benton, é arrivato al punto di farsi bruciare una croce rovesciata sulla fronte, mantenendo perennemente l’ustione prodotta. La croce raffigurata al contrario, che rappresenta l’Anticristo, é un tipico simbolo dei satanisti, che compare su molte copertine di dischi rock.

Tra i gruppi italiani spiccano i Death SS, guidati dal cantante Steve Sylvester. In un loro disco, “Black Mass”, viene descritto nei minimi particolari un rituale satanico celebrato alle undici di sera in una chiesa sconsacrata. La canzone che dà il titolo all’album dice: “La gola del bambino sarà tagliata, sopra il corpo di una strega. Mischia il suo sangue con il suo seme ed unisciti all’Esercito Nero”.

Gli oltraggi blasfemi

Particolarmente sgradevoli sono le copertine di dischi che propongono immagini blasfeme ed anticristiane. Il più colpito é certamente Gesù Cristo, che viene raffigurato in tutti i modi: squartato (dai Mortuary e dai Deicide), bucherellato (dai Messiah) o usato come fionda per lanciare un proiettile (dai Celtic Frost). L’immagine più agghiacciante é quella di una copertina dei Torr, in cui Gesù viene ritratto come un cadavere in decomposizione sulla croce. La scelta non é casuale. Il disegno, infatti, sta a significare che Cristo non sarebbe risorto. Anche gli stessi nomi dei complessi, a volte, hanno contenuto blasfemo. Ci sono, ad esempio, i finlandesi Impaled Nazarene, che significa “il Nazareno Impalato”. Ma anche i polacchi Christ Agony (Agonia di Cristo), i torinesi Burn The Crucifix (Brucia il crocifisso)  e i newyorkesi Fallen Christ (Cristo decaduto). Il fatto incredibile é che questi gruppi, invece di essere censurati, godono dell’appoggio di molti critici musicali. Il caso più clamoroso é quello del giornalista Stefano Marzorati, curatore dell’Almanacco della paura del fumetto Dylan Dog. Secondo Marzorati, al gruppo Impaled Nazarene “andrebbe una nota di merito per aver scelto un nome così blasfemamente suggestivo”. (4)

Musica contro la vita

Tra gli eccessi di certi gruppi rock non c’é soltanto l’adorazione del diavolo. Argomenti ricorrenti, nei testi delle canzoni, sono anche l’esaltazione del suicidio e dell’eutanasia. Alcuni cantanti invitano apertamente l’ascoltatore ad uccidersi, dicendogli che la vita é triste, che il mondo fa schifo e che non vale la pena di restare su questa Terra. Un esempio lampante di questa “musica contro la vita” lo troviamo nella canzone “Suicide solution” (La soluzione del suicidio), di Ozzy Osbourne. All’interno del brano si può trovare un messaggio seminascosto che invita l’ascoltatore a spararsi con una pistola: “Ah, nessuno. Tu solo sai realmente dove si trova. Tu ce l’hai. Perché? Prova! Prendi la pistola e provala. Spara! Spara! Spara!”. Sulla copertina interna di un disco dei Christian Death troviamo la scritta in francesce “L’invitation au suicide” (L’invito al suicidio). Mentre il disco “Stained class” dei Judas Priest raffigura l’immagine di una testa attraversata da un colpo di pistola.

Esiste il Rock Satanico - Misteri della Storia
Esiste il Rock Satanico – Misteri della Storia

All’eutanasia é dedicato il disco “Youthanasia” dei Megadeth, ispirato alla vicenda del “Dottor Morte” Jack Kevorkian, medico tristemente noto per aver “aiutato” alcuni pazienti a farla finita. Secondo i Megadeth, l’eutanasia non sarebbe altro che una metafora della vita. “Se si può scegliere come vivere, perché non si può scegliere come morire?”, hanno dichiarato in un’intervista. (5)

Un ponte verso il satanismo

Negli ultimi anni il rock satanico é diventato una vera e propria moda, che si esprime attraverso le correnti musicali più estreme, i cui nomi parlano chiaro: “death” (morte), “black” (nero), “grind” (frantumare, stritolare), “doom” (rovina, tragico destino). Alcuni complessi “recitano” la parte dei satanisti come trovata pubblicitaria per vendere dischi. Ma c’é anche chi fa sul serio, operando a stretto contatto con le sette. Negli Stati Uniti, ad esempio, numerosi artisti rock collaborano con la Chiesa di Satana. Fra questi ci sono King Diamond e gli Acheron, che tendono a dipingere il satanismo come una sorta di “religione alternativa”, rassicurante e non pericolosa. Dal semplice ascolto di un disco é possibile entrare in contatto con ambienti esoterici. Come nel caso del complesso Psychic Tv, che ha fondato il “Tempio della Gioventù Psichica”. Per aderire a questa setta, i fans del gruppo devono prendere parte ad un disgustoso rituale di tipo magico-sessuale. Anche le riviste rock rappresentano un punto di contatto con gli ambienti del satanismo. Uno dei più noti mensili musicali italiani, “Flash”, ha pubblicato l’indirizzo della Chiesa di Satana americana, descrivendola come “l’associazione più seria ed affidabile a cui si possano rivolgere gli amanti e i cultori delle teorie occulte”. L’articolo in questione termina con un chiaro invito ai lettori: “Se pensate che vi possa aiutare la conoscenza del satanismo, e se volete far parte di quella grande palestra del pensiero che é la filosofia satanica, la Chiesa di Satana vi aspetta”. (6)

Dal rock alle profanazioni

L’idea di una musica che può spingere alla pratica del satanismo, fino a qualche tempo fa, era considerata una semplice ipotesi. Ma alcuni fatti di cronaca, accaduti proprio in Italia, hanno dimostrato che i messaggi lanciati da alcuni cantanti possono avere effetti devastanti. Soprattutto quando vengono ricevuti da ragazzi psicologicamente fragili ed influenzabili. Il caso più noto é quello di un giovane satanista di La Spezia, protagonista di “visite notturne” nei cimiteri, con profanazioni di tombe e furti di teschi ed ossa. Il ragazzo, oggi completamente pentito, ha dichiarato: “Mi dispiace per quello che ho fatto. Mi sono lasciato trascinare dalla musica black metal, che seguo da più di dieci anni. In particolare i testi di alcuni gruppi norvegesi e svedesi, tra cui i Mayhem, i Darkthrone e i Marduk. Mi hanno condizionato a tal punto che ripetevo come un automa quello che loro raccontavano nelle canzoni. (…) Quella musica, che ascoltavo anche dieci ore al giorno, mi prendeva a tal punto che non mi rendevo conto della gravità dei miei gesti”. (7)

La procura di La Spezia, dopo la confessione del giovane, ha condotto una vasta indagine denominata “Operazione Diablo”, in seguito alla quale si ritrovano indagati nove giovani dai diciotto ai ventisette anni. Le accuse vanno dal danneggiamento e violazione di sepolcro al furto aggravato di arredi sacri. Daniele Murgia, ispettore della questura di La Spezia che ha seguito l’operazione, ha dichiarato: “Il filo conduttore che legava queste persone nel loro culto del male era la musica black metal. I loro contatti avvenivano sia a livello epistolare, sia ai concerti di rock satanico”. (8)

Violenza e razzismo

In Italia il rock satanico ha causato “soltanto” profanazioni di tombe e furti nelle chiese. In Norvegia, purtroppo, il fenomeno ha avuto conseguenze ben peggiori. I componenti di alcuni gruppi rock, riuniti nella corrente di pensiero della “Black Metal Mafia”, hanno organizzato attentati terroristici a chiese cattoliche, trasformando il loro odio musicale in veri e propri atti di vandalismo. In questo clima rovente non sono mancati gli omicidi. Count Grishnackh, cantante dei Burzum, é stato condannato a ventun anni di prigione per aver ucciso un altro musicista, Oysten Aarseth, capo storico del complesso Mayhem e suo (ex) grande amico. Stessa sorte é toccata a Bard G. Eithun, batterista degli Emperor: quattordici anni di carcere per omicidio. Per comprendere lo spirito che caratterizzava la “Black Metal Mafia” é sufficiente ascoltare alcune dichiarazioni di Count Grishnack: “Io sono orgoglioso di essere un uomo bianco di razza ariana, con una figlia bianca ariana che ha anche una madre della sua stessa razza. Sono fiero dei miei occhi blu, dei miei capelli biondo scuro e della mia pelle bianca”. (8) Dal satanismo al razzismo, dunque, il passo é breve. Non a caso, molti gruppi di rock satanico sono anche antisemiti ed attaccano le persone di colore. Trey Azagtoth, chitarrista dei Morbid Angel, afferma senza mezzi termini di “abbracciare lo spirito di Hitler”.  (9) Mentre gli italiani Deviate Ladies si dichiarano “cultori della razza bianca unica e dominatrice”. (10)

I messaggi nascosti

Un altro fenomeno che ha destato molta curiosità, oltre al satanismo esplicito, é quello dei “messaggi nascosti” nei dischi di famose rock-star.

I messaggi nascosti vengono registrati al contrario, in sala di incisione. E si possono decifrare facendo girare il disco al rovescio. Ad esempio, ascoltando al contrario la canzone dei Led Zeppelin “Stairway to heaven” si otterrà una voce che dice: “Ecco il mio dolce Satana, la cui piccola via non mi renderà triste, e della quale il potere é Satana. Egli darà il progresso, dandoti il sei, sei, sei” (numero biblico dell’Anticristo). Questo tipo di tecnica si può ricondurre all’antica tradizione dei satanisti di recitare preghiere cattoliche al contrario, durante le “messe nere”, per dissacrarle e rivolgerle al diavolo. In linea con questo tipo di rituali é un disco del complesso Christian Death, “Prayer”, in cui é stato registrato il Padre Nostro al contrario. Ovviamente, trattandosi di una preghiera al demonio, sono state eliminate le ultime due frasi: “Non ci indurre in tentazione, ma liberaci dal male”. Satana, di sicuro, non le avrebbe gradite.

I messaggi rovesciati rappresentano il tentativo di realizzare dei piccoli rituali esoterici attraverso la musica. Non mancano, comunque, i gruppi rock che li hanno utilizzati semplicemente come forma di scherzo o di provocazione. Tra questi ci sono i Pink Floyd, che nell’album “The Wall”’ hanno inserito la frase: “Congratulazioni! Hai appena scoperto il messaggio segreto. Per favore, manda la tua risposta ai vecchi Pink, presso la buffa fattoria, Chalfont”.

Esiste il Rock Satanico - Misteri della Storia
Esiste il Rock Satanico – Misteri della Storia

Un fenomeno in espansione

La questione dei messaggi nascosti, da sempre, suscita molta curiosità, ma non é l’aspetto più importante del problema. Ciò che desta maggiori preoccupazioni é la corrente del rock satanico esplicito, attualmente in grande espansione. Negli ultimi tempi, in Italia, sono sorti negozi specializzati in questo genere di musica. Oltre ai comuni dischi, vendono libri di satanismo e magia nera. E’ il caso del negozio “Demos” di Napoli, che ha nel suo catalogo l’intera opera dell’occultista inglese Aleister Crowley. Anche la stampa musicale si sta adeguando. Un vero fenomeno editoriale é la rivista italiana “Grind Zone”, specializzata in dischi satanici. Nata come semplice esperimento, si é trasformata in un periodico a tutti gli effetti, con tanto di edizioni in lingua spagnola e tedesca. Fioriscono, poi, le cosiddette “fanzine”, riviste amatoriali che vengono distribuite al di fuori del normale circuito delle edicole. Alcune di esse hanno contenuti satanici, come “Mortualia’zine”, “Grief’zine” e “Koito’zine”. La peggiore é certamente “Cancrena ‘zine”, che non risparmia ai suoi lettori neppure le bestemmie.

Un ulteriore mezzo di diffusione del rock satanico é Internet, che ospita numerosi siti dedicati ai seguaci del diavolo. Perfino i razzisti Burzum, o i blasfemi Marduk, hanno a disposizione una loro pagina sulla “rete delle reti”.

Un grande “spot” per il diavolo

Tutti gli elementi elencati finora dimostrano in modo schiacciante come una parte della musica moderna sia diventata, senza ombra di dubbio, un efficace mezzo di diffusione del satanismo tra i giovani. Fortunatamente non tutto il rock propone messaggi negativi. Ma non si può negare che qualcuno abbia deciso di utilizzarlo per promuovere la non-cultura dell’occultismo, della morte e della disperazione. I “venditori di Satana” sanno bene che, attraverso un disco, é possibile raggiungere il cuore di milioni di giovani in tutto il mondo. Quale spot pubblicitario potrebbe mai garantire una simile diffusione del proprio “prodotto”?

Cosa realmente fa più paura? I gruppi che palesano le loro idee sataniste, oppure quei  gruppi che ne celano gli ideali satanici dietro a simboli o messaggi subliminali?

In una famosa canzone dei Beatles dal titolo “Revolucion nine”, tradotto “rivoluzione 9”, il gruppo inizia la sua canzone ripetendo più volte “number nine” (numero nove), se si ascolta il vecchio disco in vinile dei Beatles all’incontrario, quindi con la tecnica Backmasking, si può capire chiaramente come la serie ripetuta
di “number nine” diventa la ripetizione di questa frase “Tum-me-on deed man”, che tradotto significa “eccitami uomo morto”, un chiaro incitamento alla necrofilia, inoltre i Beatles stessi ebbero modo di fare delle dichiarazioni alla stampa nelle quale sostenevano che il cristianesimo fosse ormai una religione morta e che loro erano più importanti di esso. I Beatles è sicuramente il gruppo musicale più osannato di tutti i tempi, ma vi siete mai chiesti come un quartetto di Liverpool, tanto lontano dalla morale cristiana, riuscì a riscuotere così tanto successo? Tra i brani con messaggi subliminali c’è ne uno nel quale si avvolge un curioso mistero, il brano è quello scritto da Lennon intitolato “Kiss Kiss Kiss”, ascoltandolo al contrario, si sente: “Satana sta venendo…sei sei sei” e ancora “…abbiamo sparato a John Lennon…”, questo disco usci qualche settimana prima dell’assassinio di Lennon compiuto da un suo fans nell’80, Marck David Chapman, il quale in carcere affermò che erano stati i demoni a dargli la forza di compiere quel delitto proprio dopo aver ascoltato quel brano di Lennon.

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Un altro gruppo rock famoso sono i Led Zeppelin che furono subito associati al satanismo.Nelle loro canzoni si è sempre nascosto un significato satanico, tra i brani più famosi c’è “Srairway To Heaven” in cui vi è una frase che dice: “…Yes, there are two paths you can go by…but in the long on there’s still time to change the road you’re on” che tradotto significa: “ si, ci sono infatti due strade che puoi percorrere…ma a lungo andare hai ancora tempo per cambiare strada”, se il disco viene ascoltato in Backmasking la frase diventa: “Here’s my sweet Satan, the one whose little path, won’t maice me and, whose power is Satan. He will give the growth giveng you 666” che tradotto significa: “ Ecco il mio dolce Satana la cui piccola via non ci renderà tristi, e il cui potere è Satana. Egli darà il progresso dandovi il 666”. Si diceva che quella ballata così potente e perfetta, fosse un dono di Satana a Page per la sua devozione, insomma il frutto di una scrittura “autoindotta”, infatti molte persone vicine a Page dichiararono di averlo più volte visto chiudersi nella sua stanza, illuminata solo da candele, e suonare in modo meccanico, come se fosse “guidato” da una forza estranea. La canzone “Stairway To Heaven” era inserita nel disco “Led Zeppeling VI”, il packaging dell’album era costellato di simboli e figure occulte. Page aveva chiesto ai quattro componenti del gruppo di scegliersi un simbolo individuale da un libro di antiche rune e sigilli. L’unico che se lo disegnò personalmente, all’insaputo degli altri, fu proprio lui. Il risultato fu il suo famoso “ZoSo”, riconducibile ad un equazione satanica di Crowley, anche se molto simile a un simbolo contenuto nel libro più autorevole sulle invocazioni sataniche, il “Grand Grimoire”, scritto nel 1557 dall’alchimista Gerolamo Cardano

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Tra i tanti emergono anche i Rolling Stones, I Queen, gli AC/DC, vi porto solo alcuni esempi:
Nella canzone “Love at First feel” del gruppo australiano AC/DC, c’è un punto in cui Bon Scott canta: “Why don’t let me in?…” fino a: “love at first feel”, ascoltato al contrario si posso sentire queste parole: “we serve the Devil, enjoy, sinners, we serve the devil, whip it, we serve the davil” che significa: Noi serviamo il Diavolo, divertitevi peccatori, noi serviamo il Diavolo, frustratelo, noi serviamo il Diavolo”.Nella canzone “One vision” dei Queen notiamo che già il testo in se del brano ha ha un significato un po’ ambiguo quando dice: “one flash, one light, yeah, one godo ne vision, one true religion, sion of one sweet union, it’s a celebration, all through the night”, ascoltando l’inizio e la fine del brano al contrario ri ascolta una frase ben precisa e ripetuta: “oh my sweet Satan, I’ve been sabba” che significa: “Oh mio signore Satana, ho visto il sabba”. Nel famoso brano “Tops” dei Rolling Stones, nel punto in cui Mick Jegger canta per tre volte: “Don’t let the world pass you” si ascolta al rovescio una frase di ben altro significato: “I will stay forever whit the Lord” e più avanti segue “I love you, said the Devil”, che tradotto significa: “sarò sempre con il Signore”…“Ti amo, disse il Diavolo”. Un atro gruppo rock, i Chumbawamba, in una loro canzone apparentemente si sentono solo dei mormorii insignificanti, perché messi già al “contrario” nel testo originale, ma se ascoltato con la tecnica Backmasking, si capisce chiaramente che il gruppo sta recitando l’Ave Maria, preghiera cattolica conosciutissima dedicata alla Madonna. E cosa ci sarebbe di male nel recitare l’ave Maria? Bhe Crowel, fondatore di molte dottrine sataniche, sosteneva che recitare le preghiere al contrario, come risulta nel testo originale della canzone in questione, era un sacrilegio dal potere capace di invocare Satana.
La musica rock è senza dubbio, per la maggior parte dei casi, un tipo di musica che possiamo definire preferita per i satanisti, nelle sue canzoni vi sono contenuti tantissimi messaggi subliminali che possono, non necessariamente, ma possono incidere sulla psiche di numerosissime persone, soprattutto giovani, che ascoltano questo genere di musica.  Io posso capire che uno può credere o no in Dio o nella religione, del resto con una cattolicesimo che è l’impersonificazione dell’ipocrisia dell’uomo rispetto a Dio, non mi meraviglierei poi tanto, ma se uno si rifiuta di credere in Dio allora che necessità ha di credere in un’altra divinità? A questo, però, una chiara risposta la offre proprio il satanismo, che non spinge nel credere obbligatoriamente a Satana, in quanto molte sette sataniche affermano addirittura che Satana, come entità, non esista, ma il Satana è dentro di noi, ovvero ognuno di noi è il Dio di sé stesso.

Note:

1) Regimbal Jean-Paul e collaboratori, “Il Rock’n’roll”, Edizioni Uomini Nuovi, Marchirolo (Varese), 1983.
2) Bouisson Maurice, “Storia della magia”, SugarCo, Carnago (Varese), 1992.
3) Aa.Vv. “Led Zeppelin”, Arcana, Milano, 1983.
4) Marzorati Stefano, Dizionario dell’Horror rock, SugarCo, Carnago (Varese), 1993.
5) “I Megadeth e l’eutanasia”, in “Tuttifrutti”, luglio 1994.
6) Vitali Francesco, “E al di là dell’oceano?”, in “Flash”, settembre 1994.
7) Benedetti Massimo, “Il mio demonio era la musica black metal”, in “La Nazione”, 26 agosto 1996.
8) Colombo Andrea, “Altri nove satanisti sotto inchiesta”, in “Avvenire”, 5 settembre 1996.
9) Bianchini Maurizio, “E’ il rumore dell’inferno”, in “L’Europeo”, 17 agosto 1994.
10) “Deviate Ladies ideologia perversa”, in “Metal Shock”, 15 marzo 1995.

Fonti:

Carlo Climati
Samuele Manera

http://www.artistsandbands.org/ver2/articoli/libri/7489-carlo-climati-inchiesta-sul-rock-satanico

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