Verona Romana e gli studi di Pellini e Polinari
Siamo felici di condividere con tutti i nostri lettori il video di Luigi Pellini intitolato: “Il mistero di Verona Romana”, pubblicato sulla piattaforma YouTube.
La registrazione viene approfondita ulteriormente all’interno dell’opera: “Nascita di una città tra architettura, mistica e metafisica”, dello stesso Pellini e di Davide Polinari, pubblicata dalla casa editrice Vita Nova nel 2012.
Luigi Pellini, nato nel 1953 e laureato in studi economici presso l’Università di Verona, diviene allievo di Igor Istomin, professore di lettere e filologia classica, docente di glottologia, psicologia, lingue, letteratura, filosofia e religioni orientali.
Attraverso gli insegnamenti del Maestro studia le religioni dell’Italia preromana, scrivendo saggi.
La pubblicazione dell’opera in merito a Verona Romana si unisce alle pubblicazioni della casa editrice indipendente Edizioni della Vita Nova dedicate alla città di Verona, seguendo la ristampa del “Piano di Fondazione di Verona romana” di Umberto Grancelli e “Verona origini storiche e astronomiche” di Adriano Gaspani.
Come viene affermato nella scrittura, spesso ci si meraviglia di sapere così poco in merito alle proprie origini e, allo stesso tempo, ci si incuriosisce nello scoprire le tracce che le relative eredità hanno lasciato. Simbologie che sfidano il potere del tempo, un fluire inevitabile e irraggiungibile.
Alcuni luoghi, tuttavia, riescono a sintetizzare l’incolmabile divario tra spazio e tempo, intrecciando simboli ed emozioni.
Le città, ad esempio, racchiudono geometria ed architettura, inglobando spesso un significato alchemico.
Affiancare dati storici a miti e simbologie è un’operazione non poco criticata, tuttavia legittima e più volte utile a completare ricerche positive. Pellini e Polinari, all’interno della loro opera, cercano di conciliare entrambe le realtà, attraverso una ricca ed appassionata trattazione.
Si parla quindi di Verona Romana e dei suoi allineamenti verso il solstizio d’estate all’insegna di luoghi sacri e legati alle acque sotterranee. La città scaligera rappresenta, come moltissime altre, la “Stonehenge del Mediterraneo”. Nel solstizio d’estate il sole si alza e i suoi raggi sono allineati sul cardo e su tutte le linee ortogonali del cardo.
Le origini di Verona svelano una città magica, fondata su antichi riti, allineamenti astronomici e geometrie legate al cardo e decumano. Saperi arcani, trasportati in simboli, immagini ed allegorie: tutto questo è Verona Romana.
Di fondamentale importanza è infatti la geometria occulta della città, concepita per non essere intaccata dal passare dei secoli e per mantenere l’equilibrio delle forme del cerchio e del quadrato.
Come un disegno mandalico, unendo i punti si possono tracciare assi reticolati, cerchi ed allineamenti fissati sul cammino annuale del sole.
La città di Verona si divide quindi in due parti: una razionale e conosciuta, dentro l’ansa protettiva dell’Adige disposta a reticolo lineare, e l’altra, irrazionale e sacra, che ha origine sul colle di S. Pietro e racchiude potere e forza spirituale. Il colle, in particolare, in passato era l’acropoli dove sorgeva il tempio dedicato al dio romano Giano, divinità degli inizi materiali ed immateriali, che incarna il mistero dell’uomo come unità viva e creatrice. L’altura simboleggia l’inizio e la fine di un viaggio eterno di morte e rinascita, dove le due facce di Giano osservano in direzioni opposte partenze e arrivi e, proprio come l’apostolo Pietro, sono detentrici delle chiavi che aprono e chiudono le porte della salvezza.
Consigliamo la visione del video e la lettura dell’opera a tutte le persone che desiderano approfondire la storia e l’architettura di Verona, così come a tutti gli appassionati di misticità e nostri cari lettori!
Ecco la copertina della scrittura:
Per approfondire:
– Forum POL – Il mistero di Verona
– Il Blog di Luigi Pellini: il mistero di Verona I – XXVII
– Il Blog di Luigi Pellini: in onore di Umberto Grancelli
